Sappiamo che ogni quattro anni arriva l’anno bisestile, ma oggi vediamo cos’è, perché si chiama così ed il suo significato. Scopriamo quindi il motivo per cui esiste un’annata diversa dalle altre e come mai accade questo fenomeno.
Tutto è collegato all’astronomia e ai movimenti del cosmo, ma vediamo nel dettaglio come mai nell’anno bisesto c’è un mese a cui si aggiunge un giorno e, precisamente, la giornata in più va a febbraio.
Anno bisestile: perché si chiama così e significato
L’anno bisestile è un comune anno solare che viene definito tale perché il mese di febbraio conta 29 giorni e non 28 come solitamente succede. Di conseguenza i giorni totali di questo anno saranno 366 e non 365.
Ma perché si chiama anno bisestile? Il tutto è dovuto al calendario giuliano, ovvero quello promulgato da Giulio Cesare che prevedeva di raddoppiare il giorno “23 febbraio”, che corrispondeva al sesto giorno prima delle calende di marzo.
Questo giorno, che è chiamato “sextus“, avendo G. Cesare deciso di raddoppiarlo, divenne “bisextus” ovvero “bisesto“; dando così il titolo a questa specifica annata che contiene una giornata in più; quindi ecco il significato del suo nome.
Perché l’anno bisestile cade ogni quattro anni?
Gli astronomi hanno appurato che pur essendo trascorsi i 365 giorni di un anno, rimangono ancora circa 6 ore perché la Terra si allinei all’equinozio. Quindi, per cercare di compensare il giro della Terra, si aggiunge un giorno ogni 4 anni.
Nonostante questo evento sia, per l’appunto, quadriennale rimane il fatto che nel corso del tempo viene accumulato un giorno in più di ritardo rispetto ai calcoli astronomici; dato calcolato sia secondo il calendario giuliano che gregoriano.
Modi di dire sull’anno bisestile
C’è un detto che dice “anno bisesto, anno funesto“, ma sai il perché e cosa significa? Si pronuncia questa frase in quanto spesso si pensa che l’anno bisestile porti sfortuna e che accadano più disgrazie.
Invece non è così! Le disavventure e le sciagure, secondo le statistiche, accadono come negli altri anni. Il termine “funesto” deriva dal fatto che ai tempi dell’antica Roma il mese di febbraio era dedicato alle celebrazioni dei morti.
Veniva infatti chiamato “Mensis Feralis” in quanto dedicato ai riti dei defunti ed era stata scelta questa mensilità in quanto era l’ultimo mese dell’anno, dato che con il mese di Marzo iniziava la nuova annata.
Un altro proverbio cita “anno bisesto, anno senza sesto”; che vuol dire? Questa frase vuol significare che è senza la presenza di sesto, che tradotto dal latino s’intende il compasso; quindi senza la presenza di una certa regolarità.
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Concludo dicendo che il prossimo anno bisesto sarà il 2024 e, lasciando da parte le credenze popolari negative, speriamo sia un anno migliore di altri.